Parliamoci chiaro:
cosa e dove saremmo senza la nostra infelicità? Essa ci è, nel vero senso della parola, dolorosamente necessaria.
Nel regno animale, ai nostri cugini a sangue caldo le cose non vanno certamente meglio. Si
osservino anche soltanto i mostruosi effetti di quella vita nello zoo che pur protegge tali magnifiche
creature dalla fame, dal pericolo e dalla malattia (carie compresa), facendone gli equivalenti animali
dei nostri nevrotici e psicopatici.
[...]
Questa introduzione è cominciata con Dostoevski j e con lui deve concludersi.
Nei Demoni, uno dei personaggi più enigmatici che Dostoevski abbia mai creato dice:
"Tutto è buono... Tutto.
L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Soltanto per questo. Questo è tutto, tutto! Chi lo
comprende sarà subito felice, immediatamente, nello stesso istante..."
Così disperatamente semplice è la soluzione.
Paul Watzlawick
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