(leggono Fabio Fazio e Silvio Orlando)
- che dopo trent’anni non si sapesse ancora cosa è successo a Ustica
- che l’erede dei Savoia vincesse “Ballando sotto le stelle”
- che arrivando a Milano si arrivasse in Padania
- che un ex presidente della Camera presentasse “Bisturi”
- che Gheddafi piantasse le tende nel centro di Roma
- che Enzo Biagi venisse accusato di fare un uso criminoso della tivù
- che un uomo che voleva mettere nel cesso la bandiera italiana, diventasse ministro della Repubblica Italiana
- che Mike Bongiorno non ci fosse più
- che quelli di sinistra fossero entusiasti prima di Indro Montanelli e poi di Gianfranco Fini
- che ci fosse il family day. E che il family day fosse capeggiato da tutti divorziati
- che davanti al parlamento italiano sindaci e ministri si abbuffassero di pajata e di polenta
- che nei supermercati si trovassero mozzarelle tedesche blu
- che la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista si unissero in un solo partito, e uniti perdessero
- che si potesse dire di una ragazza in coma da diciassette anni: “mi hanno detto che può procreare”
- che uno scrittore, per aver scritto un libro, dovesse andare in giro con sette uomini di scorta
- che la nipote di Mubarak passasse una notte in questura a Milano
- che la nipote di Mubarak non fosse la nipote di Mubarak
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